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Sempre più spesso si sente parlare di sbiancamento dentale. Con questo post cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

Per loro natura, i denti tendono ad assumere colorazioni differenti a seconda dell’uso che se ne fa’… In genere si va dal giallino chiaro al grigio al marrone. Per riportare il dente al proprio colore originario ci si deve rivolgere al dentista, l’unico che possiede le tecniche e le strumentazioni adatte a risolvere la situazione e migliorare l’estetica del sorriso.

Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica, quindi, che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi. A questo primo tipo di sbiancamento, cosiddetto “cosmetico”, si affiancano altri tipi di sbiancamenti utili per risolvere discromie dentali, anche severe, dovute a patologie sistemiche (per esempio la fluorosi, disordini ematici, etc) oppure agli esiti di terapie con alcuni tipi di antibiotici.

COME FUNZIONA

Per lo sbiancamento dentale vengono utilizzati in genere perossido di idrogeno e perossido di carbammide; la concentrazione di ognuno dei due elementi varia a seconda della tecnica che si intende utilizzare e delle esigenze del paziente.

Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno o di carbammide nel momento in cui viene posto a contatto con i denti. In pratica le molecole di ossigeno disgregano le molecole dei pigmenti responsabili del ‘brutto colore’, e in pratica le ‘oscurano’ rendendole invisibili. Ovviamente, si possono sbiancare esclusivamente i denti naturali, e nessun altro materiale da restauro presente in bocca.

CONVIENE FARLO DA SOLO O E’ MEGLIO AFFIDARSI AD UN PROFESSIONISTA?

I rimedi classici, magari tramandati dagli avi, come ad esempio passarsi il bicarbonato sui denti o usare le foglie di limone, nel lungo periodo finiscono per danneggiare la struttura dei denti. Solo uno sbiancamento professionale può garantire un effetto duraturo: dentifrici ad azione abrasiva, maschere con gel di perossido di carbammide, penne sbiancanti o strisce adesive possono aiutare, ma l’effetto svanisce decisamente presto.

SBIANCAMENTO DENTI: PRO O CONTRO?

La qualità dell’intervento è fuori discussione. Inoltre il trattamento:

  • non danneggia lo smalto dentale
  • non danneggia la gengiva
  • può essere ripetuto ogni volta che lo si desidera.

COSA AVVIENE ALLA PRIMA SEDUTA

Per prima cosa il dentista valuterà il colore iniziale dei denti, poi procederà alla presa delle impronte per fabbricare delle mascherine personalizzate all’interno delle quali andrà inserito il gel sbiancante.

DURATA DELL’EFFETTO DI SBANCAMENTO

Quando si procede ad un trattamento di sbiancamento l’effetto dura circa 5 anni. Ovviamente l’uso quotidiano della bocca permette che macchie e colore giallastro tornino a manifestarsi. Una corretta igiene orale, in questo senso, sicuramente aiuta. Il trattamento può essere ripetuto secondo necessità, sarà il nostro Dentista o Igienista a consigliarvi.

SBIANCAMENTO DENTI: QUALI LE CONTROINDICAZIONI

Lo sbiancamento dentale è controindicato nel caso di pazienti con ipersensibilità dentinale o in casi di grave discromia. Ecco perché è sempre necessario che vi sottoponiate a una visita preventiva per permettere al dentista di capire se sia il caso o meno di intervenire con lo sbiancamento dentale professionale.

Naturalmente ogni paziente ha una situazione clinica a se, che va valutata singolarmente.

IMPORTANTE

Lo sbiancamento dentale professionale è da preferirsi alla cura fai da te per una ragione semplice e immediata: la cura è più duratura ed efficace a qualsiasi intervento domestico a base di rimedi naturali possa venire in mente di utilizzare ed è attentamente monitorata dal dentista.

Professionalità e tecnologia in un ambiente cordiale e discreto.